È talmente diffusa ormai questa pratica, che probabilmente avrai sentito parlare della riflessologia plantare. Da secoli viene utilizzata in tutto il mondo e consiste nell’applicare una certa pressione in alcuni specifici punti della parte inferiore del piede. Fondamentalmente, tutta la pianta del piede potrebbe essere trattata, dipende molto la zona che interessa un tuo specifico problema. La miglior riflessologia plantare Milano si basa appunto sull’andare a stimolare questi punti che corrispondono ad un organo o un’area che ci provoca dolore o affetto da qualche malattia. In base a questa disciplina possiamo dire che il dolore o la malattia vengono considerate la conseguenza di un blocco energetico che si vuole andare a sciogliere proprio stimolando i nervi e i vasi sanguigni sotto al piede. Rimane comunque un toccasana anche solo per ridurre fortemente i cumuli di stress e di problemi digestivi. Anche le persone che soffrono di insonnia potrebbero giovarne parecchio. Soprattutto gli appassionati di pratiche olistiche dovrebbero provare a fissare un appuntamento per vedere se effettivamente, dopo qualche seduta, la loro qualità della vita non subisca un improvviso miglioramento: questo è ciò che testimoniano tantissimi di coloro che se la fanno praticare periodicamente.
È sempre bene chiedere un consulto medico preventivo, e specificare quali sono i problemi che ci affliggono, perché si preferisce conoscere in anticipo la presenza di varie patologie o predisposizione ad essere come la circolazione, o i problemi con coaguli nel sangue e la gotta. Comunque, fissa un appuntamento al centro di riflessologia plantare, in modo da poter esaminare la tua singola situazione.
Le difficoltà tra l’operatore olistico e il suo cliente
Parlavamo di miglior riflessologia plantare Milano anche per sottolineare che per quanto questa tecnica olistica offra davvero tante possibilità di sciogliere blocchi energetici e quindi ci può aiutare a migliorare su molte questioni sia fisiche legati a qualche dolore in qualche parte del corpo, sia emozionali per di più legati a problemi di stress e di emozioni fuori controllo, chiaramente l’efficacia della stessa dipenderà da chi la propone e da chi la riceve.
Se così non fosse e cioè se su tutti avesse lo stesso effetto saremmo dei robot e non degli esseri umani, su questo non ci sono dubbi. L’intervento umano è sempre fondamentale e la tecnica non potrai mai essere più importante dell’empatia e dell’abilità di chi applica questa tecnica. Anche perché durante la seduta si crea una connessione tra l’operatore e il cliente, una sorta di alchimia se scatta in senso positivo, una sorta di resistenza se invece questa alchimia non scatta e le due persone si irrigidiscono
In quest’ultimo caso il problema è che non sempre la persona che sta ricevendo il trattamento (e qualche volta nemmeno l’operatore olistico in questione) ne è consapevole e quindi penserà che è la tecnica che non va bene per il suo caso e per le sue problematiche. Meglio provare sempre una seconda volta dandosi una seconda possibilità con un altro operatore per poterne validare l’efficacia della tecnica su se stessi.
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